Mario Liverani è, dal 1973, professore ordinario di Storia del Vicino Oriente Antico presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Questo Antico Oriente, un manuale che in mille pagine ricostruisce tre millenni di storia, risale nella sua prima edizione al 1988 e permette di farsi un'idea accurata delle civilizzazioni dell'area.
Nel corso degli ultimi decenni la ricostruzione delle vicende storiche di culture di cui si erano persi finanche il nome e la memoria è stata resa possibile da scoperte archeologiche di eccezionale interesse, in qualche caso giunte anche all'attenzione dei media, e di cui gli archivi di Ebla costituiscono solo l'esempio più famoso. Avvalendosi di una conoscenza approfondita e critica delle fonti, di planimetrie dei siti, di riproduzioni e traduzioni di documenti dell'epoca, l'autore ricostruisce in questo volume le vicende storiche e socioeconomiche di un'area i cui estremi sono il Caucaso e l'Egitto, l'Egeo ed il Belucistan, per un periodo di tempo compreso tra il 3500 ed il 500 avanti Cristo. Come ci si attende da un manuale universitario, la trattazione è organica, scientificamente rigorosa e non indulge in nessun caso a divagazioni oleografiche.
La rassegna dell'età del bronzo antico con l'ascesa e la crisi della prima rivoluzione urbana è preceduta da una introduzione metodologica che fornisce un quadro d'insieme degli strumenti e delle prospettive a disposizione dello storico, approfondendo problemi quali la metodologia della ricerca archeologica o le tecniche per la datazione. Ubaid, Uruk e la Mesopotamia protodinastica, Ebla con la seconda urbanizzazione mesopotamica, Akkad e la rinascita sumerica di Ur completano l'esposizione.
Nell'area geografica di pertinenza dell'opera, il medio bronzo si aprì con la crisi della seconda urbanizzazione e con le conseguenze sociali che ne derivarono; l'affermarsi di realtà "provinciali" come i regni di Isin e Larsa, l'origine dello stato assiro, l'egemonia di Mari nell'area corrispondente alla Siria attuale e la Babilonia di Hammurabi attengono tutte a questo periodo.
La storia del tardo bronzo viene presentata con particolare riguardo per le innovazioni -soprattutto in campo militare- che caratterizzarono l'epoca e che rafforzarono i tentativi del potere costituito di legittimare se stesso tramite produzioni artistiche, documentali e culturali; Mitanni, l'impero anatolico degli hittiti, le città siriane e palestinesi del periodo sono esempi dell'affermarsi di questo tipo di tendenza. La Babilonia dei sovrani cassiti, invece, viene presentata con il debito apporto documentale come esempio di una società in cui già si delinea una prossima decadenza.
L'età del ferro, poco dopo il 1200 a.C., è presentata esponendo cause e conseguenze del crollo improvviso praticamente dell'intero sistema politico dell'area, le cui motivazioni vanno ricercate in una costellazione di motivi tanto interni alle società del tardo bronzo quanto apportati dalle pesanti ondate migratorie caratteristiche del periodo. Il caso di Israele e della fortuna culturale della sua memoria storica, le città fenicie, la diffusione della lingua aramaica in Siria ed in Mesopotamia, il risorgere di stati neo-hittiti e le vicende assiro-babilonesi ed elamite forniscono una panoramica di tutto l'areale geografico di interesse.
Le unificazioni territoriali e la formazione di imperi veri e propri caratterizzarono l'età del ferro al pieno del suo sviluppo, oggetto dell'ultima parte della trattazione. L'esposizione delle vicende storiche dell'impero assiro e delle sue peculiarità, la resistenza periferica ad esso, il suo crollo e l'affermarsi delle dinastie caldee precedono un ultimo capitolo sulle civiltà iraniche e sul pieno sviluppo dell'impero persiano.
Il volume si chiude con un epilogo in cui vengono identificati i tratti distintivi delle civilizzazioni dell'area, ma anche alcuni fenomeni che caratterizzerebbero anche periodi storici che esulano da quelli trattati, come la ricorrente "sclerotizzazione" degli apparati di potere e delle produzioni culturali ed un andamento sostanzialmente ciclico degli eventi, contrapposto all'ottica che considera i processi sociostorici nel senso di uno sviluppo lineare.
Mario Liverani, Antico Oriente - Storia Società Economia, Bari, Laterza, 1988
Nel corso degli ultimi decenni la ricostruzione delle vicende storiche di culture di cui si erano persi finanche il nome e la memoria è stata resa possibile da scoperte archeologiche di eccezionale interesse, in qualche caso giunte anche all'attenzione dei media, e di cui gli archivi di Ebla costituiscono solo l'esempio più famoso. Avvalendosi di una conoscenza approfondita e critica delle fonti, di planimetrie dei siti, di riproduzioni e traduzioni di documenti dell'epoca, l'autore ricostruisce in questo volume le vicende storiche e socioeconomiche di un'area i cui estremi sono il Caucaso e l'Egitto, l'Egeo ed il Belucistan, per un periodo di tempo compreso tra il 3500 ed il 500 avanti Cristo. Come ci si attende da un manuale universitario, la trattazione è organica, scientificamente rigorosa e non indulge in nessun caso a divagazioni oleografiche.
La rassegna dell'età del bronzo antico con l'ascesa e la crisi della prima rivoluzione urbana è preceduta da una introduzione metodologica che fornisce un quadro d'insieme degli strumenti e delle prospettive a disposizione dello storico, approfondendo problemi quali la metodologia della ricerca archeologica o le tecniche per la datazione. Ubaid, Uruk e la Mesopotamia protodinastica, Ebla con la seconda urbanizzazione mesopotamica, Akkad e la rinascita sumerica di Ur completano l'esposizione.
Nell'area geografica di pertinenza dell'opera, il medio bronzo si aprì con la crisi della seconda urbanizzazione e con le conseguenze sociali che ne derivarono; l'affermarsi di realtà "provinciali" come i regni di Isin e Larsa, l'origine dello stato assiro, l'egemonia di Mari nell'area corrispondente alla Siria attuale e la Babilonia di Hammurabi attengono tutte a questo periodo.
La storia del tardo bronzo viene presentata con particolare riguardo per le innovazioni -soprattutto in campo militare- che caratterizzarono l'epoca e che rafforzarono i tentativi del potere costituito di legittimare se stesso tramite produzioni artistiche, documentali e culturali; Mitanni, l'impero anatolico degli hittiti, le città siriane e palestinesi del periodo sono esempi dell'affermarsi di questo tipo di tendenza. La Babilonia dei sovrani cassiti, invece, viene presentata con il debito apporto documentale come esempio di una società in cui già si delinea una prossima decadenza.
L'età del ferro, poco dopo il 1200 a.C., è presentata esponendo cause e conseguenze del crollo improvviso praticamente dell'intero sistema politico dell'area, le cui motivazioni vanno ricercate in una costellazione di motivi tanto interni alle società del tardo bronzo quanto apportati dalle pesanti ondate migratorie caratteristiche del periodo. Il caso di Israele e della fortuna culturale della sua memoria storica, le città fenicie, la diffusione della lingua aramaica in Siria ed in Mesopotamia, il risorgere di stati neo-hittiti e le vicende assiro-babilonesi ed elamite forniscono una panoramica di tutto l'areale geografico di interesse.
Le unificazioni territoriali e la formazione di imperi veri e propri caratterizzarono l'età del ferro al pieno del suo sviluppo, oggetto dell'ultima parte della trattazione. L'esposizione delle vicende storiche dell'impero assiro e delle sue peculiarità, la resistenza periferica ad esso, il suo crollo e l'affermarsi delle dinastie caldee precedono un ultimo capitolo sulle civiltà iraniche e sul pieno sviluppo dell'impero persiano.
Il volume si chiude con un epilogo in cui vengono identificati i tratti distintivi delle civilizzazioni dell'area, ma anche alcuni fenomeni che caratterizzerebbero anche periodi storici che esulano da quelli trattati, come la ricorrente "sclerotizzazione" degli apparati di potere e delle produzioni culturali ed un andamento sostanzialmente ciclico degli eventi, contrapposto all'ottica che considera i processi sociostorici nel senso di uno sviluppo lineare.
Mario Liverani, Antico Oriente - Storia Società Economia, Bari, Laterza, 1988