Bengasi è oggi il secondo centro libico per numero di abitanti; Berenice, la città di fondazione greca che sorgeva poco a sud nelle sue vicinanze, è attestata fin dal VI secolo a.C., ma tutta la zona non conserva praticamente niente del passato più remoto.
Chiunque controllasse la zona, Bengasi rimase marginale per secoli e dovette il suo sviluppo al primo insediarsi, a partire dal XVIII secolo, di una borghesia commerciale in cui si mescolavano greci, ebrei e maltesi, unita ad una classe amministrativa e politica composta da arabi e da turchi. Il porto assunse importanza per la tratta degli schiavi, e la mantenne fino all'inizio del XX secolo.
Sotto la dominazione coloniale, iniziata nel 1911 ma minata per vent'anni almeno dalla guerriglia guidata da Al Mukhtar, a Bengasi vennero costruiti gli edifici pubblici ancora oggi esistenti e che ne rappresentano l'aspetto più caratteristico, nonostante la seconda guerra mondiale abbia letteralmente ridotto in macerie la città. Dopo la guerra e soprattuttto dopo l'indipendenza del paese, Bengasi ha enormemente accresciuto la propria importanza di città portuale.
Chiunque controllasse la zona, Bengasi rimase marginale per secoli e dovette il suo sviluppo al primo insediarsi, a partire dal XVIII secolo, di una borghesia commerciale in cui si mescolavano greci, ebrei e maltesi, unita ad una classe amministrativa e politica composta da arabi e da turchi. Il porto assunse importanza per la tratta degli schiavi, e la mantenne fino all'inizio del XX secolo.
Sotto la dominazione coloniale, iniziata nel 1911 ma minata per vent'anni almeno dalla guerriglia guidata da Al Mukhtar, a Bengasi vennero costruiti gli edifici pubblici ancora oggi esistenti e che ne rappresentano l'aspetto più caratteristico, nonostante la seconda guerra mondiale abbia letteralmente ridotto in macerie la città. Dopo la guerra e soprattuttto dopo l'indipendenza del paese, Bengasi ha enormemente accresciuto la propria importanza di città portuale.
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