La regina Khosrovanush, moglie di re Ashot della dinastia dei bagratidi, patrocinò a partire dal 966 la costruzione del complesso monastico di Shanahin, che fu fino al XIII secolo uno dei centri religiosi e culturali più importanti del paese.
Una cinta muraria custodisce a tutt'oggi quanto rimane del complesso originario: tre chiese (quella del Redentore è la più imponente), due grandi sale capitolari, un portico, una biblioteca, tre campanili, una sala per lo studio, moltissimi khackar (le croci scolpite dalle innumerevoli varianti che costituiscono una sorta di identificativo dell'arte sacra armena) e i mausolei delle famiglie degli Zakarian e dei Kiurkean.
Quasi tutti gli edifici furono realizzati nell'arco di un secolo: ultimi la chiesa di San Gregorio l'Illuminatore, realizzata attorno al 1060 e la cosiddetta "accademia", del 1063. L'accademia è pressoché l'unico edificio civile armeno del XI secolo giunto pressoché integro ai nostri giorni.
Shanahin è patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO, insieme alla vicina Haghpat.
Una cinta muraria custodisce a tutt'oggi quanto rimane del complesso originario: tre chiese (quella del Redentore è la più imponente), due grandi sale capitolari, un portico, una biblioteca, tre campanili, una sala per lo studio, moltissimi khackar (le croci scolpite dalle innumerevoli varianti che costituiscono una sorta di identificativo dell'arte sacra armena) e i mausolei delle famiglie degli Zakarian e dei Kiurkean.
Quasi tutti gli edifici furono realizzati nell'arco di un secolo: ultimi la chiesa di San Gregorio l'Illuminatore, realizzata attorno al 1060 e la cosiddetta "accademia", del 1063. L'accademia è pressoché l'unico edificio civile armeno del XI secolo giunto pressoché integro ai nostri giorni.
Shanahin è patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO, insieme alla vicina Haghpat.
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