Nel marzo 2011 i toni usati dalla comunicazione politica della conventicola "occidentalista" di Casaggì Firenze fanno ricordare più che mai le tirate rettoriche del titolare di una spaghetteria di second'ordine che debba convincere un potenziale cliente. Il fatto che l'"occidentalismo" fiorentino costituisca una realtà irrilevante prima ed ancora che impresentabile, non significa che i suoi strepiti non abbiano finito per irritare profondamente anche gli amministratori...
Com'era prevedibile e com'è stato a suo tempo previsto, dopo il congedo di quelli che sono venuti all'inizio di febbraio a passare in rassegna la servitù l'attività dei giovani "occidentalisti" di Casaggì Firenze è tornata ad una routine fatta di menzogne e di affissioni abusive. Anche perché nel giro di un mese a Firenze ci sono state manifestazioni di piazza di segno (apparentemente) opposto di una tale portata da sotterrare letteralmente la passeggiatina "occidentalista", pur se onorata -per così dire- dalla presenza del più incolore ed inutile "ministro" di cui il mondo contemporaneo abbia avuto contezza, e dei suoi lacché fiorentini.
Come se non bastasse è arrivato un tizio che si chiama Massimo Mattei, il famoso islamofobo tascabile già noto ai nostri lettori, che prima si è divertito un po' a spese del più noto referente istituzionale di quei mangiatori di spaghetti, e poi dev'essere passato all'azione.
Le affissioni abusive sono da molti anni una costante della pratica politica "occidentalista" insieme alla propaganda passata agli uffici stampa (insihurezzeddegràdo, e poco altro). Stante la sostanziale irrilevanza di quanto proposto, nessuno si interessa di un fenomeno il cui ricorrere da anni nelle medesime aree ricorda da vicino il comportamento del canis lupus familiaris: non occorre un baccellierato in etologia per sapere che i cani depongono i propri escrementi soltanto laddove non si sentono minacciati.
Il 12 marzo 2011 abbiamo notato che molte di queste aree, ivi compresa quella costituita dalle pareti perimetrali del Liceo Carcere Michelangiolo cui a riferimento la foto, erano state tappezzate con carta bianca, secondo l'uso delle amministrazioni comunali della penisola intente a lottare contro questo tipo di pratica, che reimpiegano in questo modo i vecchi materiali.
Intanto, la propaganda "occidentalista" ha prudentemente ridotto le stime del numero di copie in cui diffonde le proprie menzogne, passando da un roboante cinquantamila ad un più realistico mille in meno di un mese. La strada per la sparizione a volte è più breve di quanto uno si immagini: lo stato che occupa la penisola italiana dispone di una pubblica amministrazione, rappresentata sul web.
Ed uno di questi siti ci ricorda proprio che
"...gli oneri derivanti dalla rimozione dei manifesti affissi in violazione delle disposizioni vigenti sono a carico dei soggetti per conto dei quali gli stessi sono stati affissi, salvo prova contraria"
e che
"La Finanziaria 2007 [...] ha addirittura disposto che d’ora in poi chi violerà la legge oltre al pagamento delle sanzioni dovrà farsi carico anche delle spese della defissione [...]"
Ce n'è di che far mangiare molti meno maccheroni ad una vasta rappresentativa di cialtroni...