In questa sede non ci occupiamo da anni di cronaca corrente e di roba gazzettesca in generale, per ovvi motivi di rispetto per noi stessi e per i lettori.
In qualche caso è necessario fare eccezione.
In qualche caso è necessario fare eccezione.
Il "Corriere Fiorentino" dopo la morte di Lorenzo Orsetti ha dato ospitalità a una nutrita serie di contributi in cui non si capisce dove inizi l'incompetenza e dove finisca la malafede.
Il 22 marzo ha pubblicato la lettera qui sopra, a firma Riccardo Zucconi.
Un Riccardo Zucconi figura al momento in cui scriviamo come deputato alla Camera in FdI, il "partito" della ragazza madre Giorgia Meloni.
Nella lettera si invoca la penna di Oriana Fallaci, che avrebbe trovato le parole giuste per descrivere nel modo più degno il sacrificio di Lorenzo Orsetti.
Le parole giuste per descrivere chi accosta Lorenzo Orsetti, che è stato parte delle soluzioni, a una prepotente che dovette per tutta la vita pestare i piedi per farsi considerare parte dei problemi non possono che essere improntate al disprezzo e alla derisione.