Può succedere di convivere con qualcuno. Nello Rega ha convissuto addirittura con l'Islam tutto intero e lo ha raccontato in Diversi e Divisi, diario di una convivenza con l'Islam che da anni va presentando in giro per le sale comunali non sempre con l'auspicato successo.
I maligni sostengono che se l'Islam lo ha piantato deve esserci il suo motivo, e che per averne un'idea basti dare un'occhiata alla sua foto.
Noi non siamo così drastici e siamo sempre disponibilissimi al confronto. Quando nel 2011 Nello Rega ha annunciato che Hezbollah gli aveva dichiarato guerra abbiamo iniziato a seguire con attenzione le vicende belliche, tenendone informati per mesi e mesi i nostri lettori con bollettini puntuali, redatti grazie alla rete di informatori di cui disponiamo tra Acerenza, Maratea e Montalbano Jonico.
In guerra, si sa, occorre anche saper aspettare: i combattenti di prima linea non sempre sono al corrente di avvenimenti destinati ad influire in maniera radicale sulle sorti del conflitto.
Ci sono voluti quattro anni, ma adesso è arrivata anche, probabilmente una volta per tutte, la sentenza del potere giudiziario: simulatore protocollato e rompicollo meritevole di due diffide, Nello Rega non ha diritto ad alcuna scorta armata.
Già che c'erano gli hanno recapitato anche il conto da pagare.
Quello delle spese processuali, per ora.
Hassan Nasrallah è stato immediatamente informato dell'accaduto: in una riunione strategica di imminente convocazione i vertici di Hezbollah prenderanno senza dubbio alcuno decisioni irrevocabili sul proseguimento delle ostilità.