Negli ultimi anni in questa sede si è più volte riportato un concetto talmente ovvio e ripetuto da risultare senza dubbio noioso, il fatto che non esiste alcuna differenza tra la linea politica delle formazioni "occidentaliste" e quella dei sedicenti avversari.
I residui sostenitori dell'una o dell'altra parte sono indistinguibili tra loro al pari dell'agenda setting della "libera informazione" che ne propaganda gli interessi e che è monocordemente intonato all'insihurézza e a i'ddegràdo.
I residui sostenitori dell'una o dell'altra parte sono indistinguibili tra loro al pari dell'agenda setting della "libera informazione" che ne propaganda gli interessi e che è monocordemente intonato all'insihurézza e a i'ddegràdo.
Dall'inizio di luglio 2015 qualcuno ha rimesso nelle edicole un "libero informatore" scomparso un anno fa senza che nessuno ne sentisse la mancanza, anzi.
La ricomparsa è stata segnalata da locandine miserabili.
In quella della foto ne traspare una sottostante che promette personaggi storie e indiscrezioni e che deve senz'altro riferirsi ad una gazzetta un po' più seria.
Miracoli, per esempio.
Abbiamo riportato in link lo scritto di Alberto Bagnai in cui sono enumerate soltanto le ultime contorsioni agoniche di una gazzetta che fino agli anni Ottanta veniva diffusa porta a porta da volontari che era senz'altro lecito prendere in giro, ma la cui buona fede non era in discussione. Azzardarsi oggi, a diffondere carta che si ripromette di cambiare il passato e che si fa pubblicità con l'immagine del presidente statunitense[*] farneticando al contempo di ripartenze cui non credono nemmeno in redazione, c'è da rischiare forte anche sotto l'aspetto dell'incolumità personale.
[*] I capziosi dell'iconografia apprezzeranno il contrasto tra un passato da cambiare, in cui un militante politico vinceva una gara olimpica e salutava a pugno chiuso, ed un presente di ripartenze in cui un individuo che ha il controllo del massimo apparato militare del mondo saluta a mano aperta e dita dritte.