Il complesso monumentale della moschea degli Omayyadi è il più famoso ed importante del paese. Sorge su un sito edificato almeno dal 3000 a.C. ed ingloba parte delle murature appartenute al tempio romano preesistente, che a sua volta aveva sostituito un edificio sacro arameo. Con l'affermarsi del cristianesimo il tempio venne convertito in chiesa; l'arrivo degli agareni nel 636 segnò l'inizio di un periodo di coesistenza, durato una settantina d'anni, tra cristiani e musulmani, cui pose fine Khaled ibn al'Walid, fece ricostruire completamente il complesso perché divenisse degno della capitale di dar al'Islam. La magnificenza della costruzione era impressionante, e nonostante i millenni, i saccheggi, i terremoti e gli incendi, ancora ne sono ben presenti le testimonianze.
A lavori iniziati pare sia stata trovato un cofanetto con la testa di Giovanni Battista, che sarebbe attualmente custodita in una tomba all'interno della sala di preghiera. Il compleso ospita anche la tomba dell'imam Hussein, meta di pellegrinaggi incessanti da parte dei credenti sciiti.
A lavori iniziati pare sia stata trovato un cofanetto con la testa di Giovanni Battista, che sarebbe attualmente custodita in una tomba all'interno della sala di preghiera. Il compleso ospita anche la tomba dell'imam Hussein, meta di pellegrinaggi incessanti da parte dei credenti sciiti.
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