Nella cittadina di Janzur, pochi chilometri ad ovest di Tripoli, esiste una ventina di tombe ipogee, tra le quali una risalente con ogni probabilità al II o III secolo i cui affreschi si sono conservati nella loro interezza. L'ambiente è largo due metri e mezzo e lungo altrettanto, e fu scoperto per caso nel 1958. A meno che non sia stato saccheggiato con cura chissà quando, pare non abbia mai accolto le due sepolture previste, sulle quali dovevano vegliare le raffigurazioni di Plutone e di Proserpina, di Eracle e di Cerbero.
La città antica di Sabratha fiorì dal primo secolo avanti Cristo fino al micidiale terremoto del 365; i bizantini avviarono una parziale ricostruzione nel VI secolo, il cui culmine è rappresentato dalla cosiddetta basilica di Giustiniano. Il Museo Romano di Sabratha accoglie i mosaici che decoravano le tre navate della costruzione e che presentano decorazioni geometriche e floreali insieme alle raffigurazioni di moltissime specie diverse di uccelli.
La città antica di Sabratha fiorì dal primo secolo avanti Cristo fino al micidiale terremoto del 365; i bizantini avviarono una parziale ricostruzione nel VI secolo, il cui culmine è rappresentato dalla cosiddetta basilica di Giustiniano. Il Museo Romano di Sabratha accoglie i mosaici che decoravano le tre navate della costruzione e che presentano decorazioni geometriche e floreali insieme alle raffigurazioni di moltissime specie diverse di uccelli.
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