La baia su cui sorge la città ha fatto per millenni da porto naturale per tutti i traffici con le terre rivierasche del Caspio. Nonostante le tracce di insediamenti siano consistenti e rimandino ad un passato piuttosto remoto, come i templi zoroastriani di Abseron, l'esistenza di Baku è attestata soltanto dal IX secolo. Fu capitale per gli Shirvan e poi controllata dai mongoli per due secoli, prima di essere oggetto di contesa -con tutto l'Azerbaigian- tra Russia e Persia. I russi stabilirono il loro controllo sulla zona in via definitiva a partire dall'inizio del XIX secolo. Dal 1872 iniziò lo sfruttamento petrolifero con relative ricadute economiche e sociali: nel 1904 i lavoratori di Baku furono i primi in tutto l'impero zarista a sottoscrivere un contratto di lavoro frutto di accordi con il padronato. Con la fine dello zarismo, gli inglesi sbarcarono in città nel 1918, ufficialmente per prevenire iniziative turco-tedesche ma in pratica in funzione antisovietica. I "ventisei commissari politici di Baku" rastrellati dagli inglesi e mandati a morire in Turkmenistan divennero eroi comunisti. Dopo il ritiro straniero nel 1920 l'industria petrolifera e petrolchimica si espanse senza freni, tra danni ambientali imponenti cui solo da poco si cominicia a porre rimedio.
La città, in piena espansione e punteggiata di restauri, offre panorami e monumenti che mescolano tutti gli stili caratteristici dell'area, da quello persiano dei palazzi degli Shirvan a quello sovietico, passando per le architetture moderne. La Torre della Vergine, tra le testimonianze più antiche del centro, è del VIII secolo; trenta metri di altezza, cinque di spessore murario.
La città, in piena espansione e punteggiata di restauri, offre panorami e monumenti che mescolano tutti gli stili caratteristici dell'area, da quello persiano dei palazzi degli Shirvan a quello sovietico, passando per le architetture moderne. La Torre della Vergine, tra le testimonianze più antiche del centro, è del VIII secolo; trenta metri di altezza, cinque di spessore murario.
Powered by Phoca Gallery