Nel dicembre 2010 il "governo" dello stato che occupa la penisola italiana vara una "riforma" universitaria oggetto di pesanti contestazioni. Molti signori nessuno estranei a qualunque forma di lotta radicale creano un po' di scompiglio nel centro della città di Roma, del quale fanno le spese un paio di mezzi della gendarmeria e qualche automobile. Per decenni interi le domeniche al pallonaio hanno fatto registrare bilanci sistematicamente molto più pesanti, ma la motivazione politica del tutto rende la cosa assolutamente imperdonabile ad occhi "occidentalisti".
Roma, "capitale" dello stato che occupa la penisola italiana, dicembre 2010.
Facinorosi minoranza professionistidellaviolenza nogglòbal blackblock anarconaziislamocomunisti aggrediscono i Nostri Ragazzi delle fozzedellòddine.
Si riporta da un post di Riccardo Venturi.
Riccardo Venturi sarebbe stato testimone di uno scambio di battute tra gendarmi, avvenuto in una trattoria di Firenze il 15 dicembre 2010: lo riporta facendolo seguire da alcune dediche.
La nostra, di dediche, è a chi ogni giorno si affanna per ore affinché si creda che certe cose succedono sempre, solo ed esclusivamente a Tehran e a Yazd, a Qazvin e a Mashad. Il 14 dicembre 2010, in una città che figura come capitale dello stato che occupa la penisola italiana, un paio di blindati ed alcune auto private hanno fatto le spese di una serie relativamente nutrita di scontri di piazza.
Errore imperdonabile: certe cose vanno bene solo in Nagqsh-e Jahan o in Azadi. Sennò la qualifica di terroristi e di compartecipatori psichici degni di un proiettile in fronte non ve la toglie nessuno.
Dice l'hanno detto alla televisione.
Chi ancora ce l'ha e ha anche la dabbenaggine di guardarla.
C'è addirittura in giro gente che crede a quello che esce da quel coso; pensate.
La nostra, di dediche, è a chi ogni giorno si affanna per ore affinché si creda che certe cose succedono sempre, solo ed esclusivamente a Tehran e a Yazd, a Qazvin e a Mashad. Il 14 dicembre 2010, in una città che figura come capitale dello stato che occupa la penisola italiana, un paio di blindati ed alcune auto private hanno fatto le spese di una serie relativamente nutrita di scontri di piazza.
Errore imperdonabile: certe cose vanno bene solo in Nagqsh-e Jahan o in Azadi. Sennò la qualifica di terroristi e di compartecipatori psichici degni di un proiettile in fronte non ve la toglie nessuno.
Dice l'hanno detto alla televisione.
Chi ancora ce l'ha e ha anche la dabbenaggine di guardarla.
C'è addirittura in giro gente che crede a quello che esce da quel coso; pensate.
"...Mi cade l'occhio su qualcuno che entra. Mannaggia. Fine. Perdipiù, è un poliziotto; e, come se non bastasse, è seguito da un altro poliziotto, da un altro ancora e da un ultimo. Tre in divisa e uno in borghese [...]
hai visto ieri a Roma?
Io lo saprei come fare, prenderei dieci black bloc, li metterei tutti in fila e gli spaccherei il cranio col fucile.
Hai proprio ragione, ma possibile che noi le dobbiamo sempre prendere? Sparare altezza uomo e via andare!
E il finanziere lo hai visto? La pistola doveva usarla, doveva sparare a tutti quegli stronzetti figli di papà.
Quelli possono ringraziare che era uno scemo di finanziere (risate, ndr), se c'ero io erano già tutti morti.
Vanno ammazzati tutti, tanto si sa come fare. Poi condannano lo Spacca (Spaccarotella, così almeno credo, ndr). Gli andrebbe data una promozione, invece.
La prima [la prima dedica, n.d.r.] a chi ciancia ancora di polizia democratica e roba del genere. Quattro sbirri qualsiasi a tavola che commentano il fatto del giorno nei termini di cui sopra. Quattro sbirri qualsiasi nel 2010, colti nel loro normale conversare. Crani sfasciati, fucili, pistole, spari altezza uomo, la promozione.
La seconda al signor Camilleri Andrea, uomo di sinistra che dichiara di "credere nella polizia" e che destina i proventi di un suo libro alle vittime del dovere. Forse bisognerebbe che scrivesse meno vigàte e che li ascoltasse, i discorsi dei poliziotti; magari potrebbe anche riportarli in un romanzo del suo commissario "ganzo", quello che ha fatto il '68 e che piace a tutti, me compreso.
La terza a chi crede nelle favole. Tipo quella dei "Black Bloc" (che si sono sciolti anni fa), o anche quella degli "infiltrati". Siccome rivoltarsi non è concepibile, chi si scontra con la polizia deve per forza essere un "infiltrato". Così facendo, si riesce ad "essere di sinistra" evitando accuratamente di prendere posizioni troppo scomode, di quelle che esigono le condanne unanimi.
La quarta, infine, alla ragazza della trattoria, che deve aver capito qualcosa. Mentre ascoltavo, mi dev'essere partita qualche occhiata strana, e non certamente a lei. Mi ha applicato uno sconto mostruoso, offerto il doppio caffè e anche la sambuca con la "mosca". Tredici euri in tutto, per una piattata di pasta che avrebbe schiantato voi comuni mortali, due salsicce punta di coltello e un subisso di zucchini. Mezzo litro di vino rosso e l'acqua minerale (anzi no, naturizzata)."
Tehran, Repubblica Islamica dell'Iran, giugno 2009.
Eroici difensori della libertà si ribellano alle inique forze impiccatrici e lapidatrici della dittatura nucleare.
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