L'ayatollah Montazeri è morto il 22 dicembre 2009. Montazeri fu tra i protagonisti della rivoluzione del 1979 e l'ayatollah Khomeini lo considerava praticamente il proprio successore. La sua caduta in disgrazia, repentina, avvenne pochi mesi prima della scomparsa di Khomeini e sembra sia dovuta alle pesanti critiche mosse da Montazeri contro alcune decisioni prese dal fondatore della Repubblica Islamica, prima tra le quali la repressione contro i Mujahedin-e Khalq ed altri gruppi di opposizione, che si tradusse in uno spaventoso bagno di sangue. Da allora Montazeri, privato di ogni carica pubblica ma non dell'influenza politica che continuava ad avere su moltissime persone che ne avevano fatto il proprio marja', era vissuto a Qom.
Come i nostri lettori più assidui ricorderanno, il rumour sull'imminente morte di Ali Khamenei fu in questa sede trattato con la sufficienza che meritava.
Il 19 dicembre 2009 è morto invece, e stavolta per davvero, l'ayatollah Montazeri. Non è il caso di addentrarsi qui sull'importanza della sua figura, sui suoi contrasti con Khomeini, sugli ultimi venti anni della sua vita trascorsi a Qom guardato praticamente a vista.
E' il caso invece di ipotizzare che fosse Montazeri la persona sul conto della cui salute giravano da tempo voci insistenti, e che chi ha diffuso il rumour di cui sopra fosse poco o punto interessato a stabilire con certezza a quale personaggio esse voci si riferissero, preferendo come di consueto diffondere inesattezze o falsità pur di non perdere quella visibilità mediatica che si traduce in influenza ed in reddito.
In altre parole, lo standard medio della "libera informazione occidentale" in merito a quanto avviene nella Repubblica Islamica dell'Iran potrebbe rivelarsi di una tale denigratoria bassezza da aver considerato, in chissà quante occasioni, Montazeri o Khamenei praticamente la stessa persona: vecchi barbuti vestiti in modo strano pressoché intercambiabili. Ma in fin dei conti poco importa: ai fini di delegittimare la Repubblica Islamica va bene questo ed altro.
Come i nostri lettori più assidui ricorderanno, il rumour sull'imminente morte di Ali Khamenei fu in questa sede trattato con la sufficienza che meritava.
Il 19 dicembre 2009 è morto invece, e stavolta per davvero, l'ayatollah Montazeri. Non è il caso di addentrarsi qui sull'importanza della sua figura, sui suoi contrasti con Khomeini, sugli ultimi venti anni della sua vita trascorsi a Qom guardato praticamente a vista.
E' il caso invece di ipotizzare che fosse Montazeri la persona sul conto della cui salute giravano da tempo voci insistenti, e che chi ha diffuso il rumour di cui sopra fosse poco o punto interessato a stabilire con certezza a quale personaggio esse voci si riferissero, preferendo come di consueto diffondere inesattezze o falsità pur di non perdere quella visibilità mediatica che si traduce in influenza ed in reddito.
In altre parole, lo standard medio della "libera informazione occidentale" in merito a quanto avviene nella Repubblica Islamica dell'Iran potrebbe rivelarsi di una tale denigratoria bassezza da aver considerato, in chissà quante occasioni, Montazeri o Khamenei praticamente la stessa persona: vecchi barbuti vestiti in modo strano pressoché intercambiabili. Ma in fin dei conti poco importa: ai fini di delegittimare la Repubblica Islamica va bene questo ed altro.