Chissà chi hanno mandato in bestia, a questo giro, con una delle loro "esclusive". Fatto sta che una notte di febbraio qualcuno è passato dalla redazione che Il Resto del Carlino ha a Pesaro ed ha scritto senza tanti giri di parole cosa ne pensa, dell'obiettività e dell'imparzialità di quello che Filippo Scòzzari, ne L'isterico a metano, ribattezzava "Il Resto del Calzino", definendolo come un'autorevole rubrica regionale di necrologi. "Basta dire sciocchezze! Nei viaggi di Gulliver c'erano [o "scrivano"? o "dicevano"?] meno falsità! E' un avvertimento". E giù con "Ipocriti" e "Falsi". Apriti cielo (come al solito): presidenti sdegnati, sindaci deploranti, forzitalioti solidali e via di questo passo per mezza giornata. Eppure, quando si fa parte di un "Quotidiano Nazi-onale" per il quale certe uscite ed una certa prassi non sono incidenti di percorso, ma praticamente roba d'ogni giorno, sarebbe bene incassare anche le reazioni un pelo più scomposte in modo un po' meno infantile, per non dire più consapevole. |
Ipocriti (II)
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