Negli ultimi mesi del 2013 i politici "occidentalisti" di Firenze sono all'angolo più che mai e nulla è cambiato in un clima sociale sano al punto da costringerli a limitare le proprie "attività" al Libro dei Ceffi e ad altre sentine di mediocri dello stesso tipo e della stessa irrilevanza. La pratica politica propriamente detta è ormai un terreno in cui si avventurano soltanto gli "occidentalisti" che possono vantare attestazioni di competenza indiscutibili, per esempio quella di essere grassi e di essere di Scandicci.
Nelle stesse ore in cui il fondatore del maggior partito "occidentalista" della penisola italiana ne decideva lo scioglimento di fatto, il ben vestito Marco Stella riusciva a perdere una delle innumerevoli occasioni per tacere che la vita di ogni giorno offre a tutti quelli come lui. Uno di quei microscopici e quotidiani casi in cui la fedele ripetizione della propaganda viene portata avanti fino a ben oltre i limiti del controproducente, e del quale non metterebbe alcun conto di trattare se non fosse che comunicati stampa del genere sono diventati piuttosto rari nell'ambiente politico fiorentino dopo la sparizione di molte delle gazzettine "occidentaliste" che li riportavano con maggiore fedeltà.
29/10/2013Sparatoria in centro, Stella (PdL-FI): “Assessorato alla sicurezza e militari nelle piazze”“Firenze diventi città della legalità”“Ciò che è successo questa mattina in via Alfani, in pieno centro storico, con un giovane ferito da un colpo di arma da fuoco in mezzo ai passanti, è l’ennesima dimostrazione del fatto che a Firenze si è passati dalla percezione di insicurezza alla reale mancanza di sicurezza”. Questo il commento del capogruppo PdL-Forza Italia Marco Stella.
In capo a un paio d'ore è venuto fuori che la ferita è stata con ogni probabilità autoinflitta e che il colpo è stato esploso in un appartamento, non certo "in mezzo ai passanti".
Le gazzette che hanno riferito della cosa hanno attratto l'interesse di un certo numero di mangiaspaghetti che non hanno mancato di lasciar traccia della propria entusiasmante bassezza, utilizzando per questo gli spazi riservati ai commenti.
“Adesso basta. La situazione per i residenti è diventata intollerabile e insostenibile: serve subito l’istituzione di un assessorato alla sicurezza che coordini il lavoro della Polizia Municipale e stimoli sinergie con le Forze dell’Ordine – ha aggiunto Stella –. L’amministrazione comunale si attivi inoltre per stipulare il patto per la sicurezza con il Ministero dell’Interno: sarebbe così possibile avere la presenza di militari nelle nostre piazze”.
Sarebbe interessante avere da Marco Stella una descrizione operazionale di metodi, sistemi e materiali con cui la gendarmeria -o addirittura l'esercito- potrebbero impedire il disinvolto utilizzo di armi da fuoco all'interno di private abitazioni.
Nell'adottare rapidissimo una versione dei fatti confacente alla propaganda veicolata, Marco Stella riesce a fare assai meno di Giovanni Donzelli, autore in ogni tempo di autentici capolavori di putrefacente ed infetta abiezione cui Stella non riesce neppure ad arrivare vicino.
Gli eventi gli hanno consentito di esporsi mediaticamente, e pazienza per la piccola figuraccia; poi c'è il problema della propaganda, che non aspetta e non ammette deviazioni. Le elezioni amministrative sono a primavera del prossimo anno e stavolta non si vedono all'orizzonte pallonieri da riverire per volere supremo.
Due giorni dopo un foglietto fiorentino esperto in insihurezza e ddegràdo aiuta Stella a correggere il tiro, e a riproporre l'esercito dello stato che occupa la penisola italiana a vigilare le fontane pubbliche e la gente che porta a spasso il cane. Non c'è stato neppure bisogno di apportare grosse variazioni al comunicato che occorreva.