Apprendiamo dal nostro sito-bersaglio che in quel di Torino vive Silvana de Mari, ex chirurgo, attualmente psicoterapeuta e scrittrice di libri per bambini.
Queste ultime due attività sono sufficienti a far sì che i nostri "occidentalisti" la considerino una voce affidabile anche per quanto riguarda geopolitica e "terrorismo".
Di qui la lunga estrapolazione di una conferenza tenuta da S.d.M. alla fiera del libro per ragazzi tenutasi a Bologna nel 2006, in cui l'autrice passa dall'esperienza emotiva a Theo van Gogh (regista olandese divenuto l'effimero eroe degli "occidentalisti" più per la brutta fine che ha fatto che per i film che ha girato), andando a toccare temi di ogni sorta.
Di tutto il discorso, riportiamo un paragrafo interessante.
Il re di Francia, e questo si sapeva anche prima che fosse scritto Il Codice da Vinci, si è sempre vantato di discendere direttamente da Gesù Cristo; se andate in Provenza, c'è Les Saintes Maries de la Mer, dove sono arrivate le varie Marie, tra cui Maria Maddalena incinta di Cristo - lo sapevamo anche prima di Dan Brown -, e così nascono i re di Francia, motivo per cui Luigi XII riesce a guarire dalla tubercolosi. Non ce n'è importato niente: abbiamo tirato giù la Bastiglia a sassate e il re lo abbiamo ghigliottinato.
La sottolineatura in verde dello strafalcione più incredibile -chissà perché sfuggito agli "occidentalisti" che pure si piccano non poco della loro cultura di "atei cristiani"- non deve far passare in secondo piano altre fondamentali pecche, che restano tali senza che la sintassi traballante, tipica delle sbobinature, possa essere invocata a giustificativo. La prima è il fatto che, nonostante il contesto non fosse quello di un convegno scientifico e la platea presumibilmente non annoverasse individui particolarmente ferrati in storia, pare che la De Mari consideri un romanzuccio come il Codice da Vinci una fonte storicamente attendibile, e già questo basterebbe per fare la tara a tutto il resto del discorso. La seconda è che il tema qui sfiorato, quello dei "re taumaturghi", è stato trattato da Marc Bloch in un ponderoso e conosciutissimo saggio, che chi si impelaga in certe questioni non dovrebbe ignorare.
Il tutto, si badi bene, in uno scritto sul quale si invita addirittura "a riflettere".
Gli "occidentalisti" non vanno troppo per il sottile quando si tratta di affastellare "argomentazioni" a supporto di tesi il più delle volte assolutamente insostenibili; soltanto l'acquiescenza dei media mainstream garantisce che i sovrabbondanti spazi di cui dispongono non vengano invasi dalla sufficienza sprezzante con cui è giusto smontare i loro assunti. Internet, purtroppo per loro, è un'altra cosa.