Tra i moltissimi paurosi, perdenti, ossessionati, frustrati e cattivi della penisola italiana il nostro sito-bersaglio ha goduto di una popolarità che è divampata come un fuoco di paglia, durando altrettanto, essendoché l'islamofobia -visti anche gli spaventosi risultati del democracy export- è stata pian piano surclassata da qualcun'altra delle emergenze che la Fabbrica dei Mostri mette a punto a getto continuo, permettendo a gazzettieri e redattorucoli di "lavorare" senza soste e con cospicui stipendi invece di andare a distribuire gli album delle figurine davanti alle scuole elementari.
Ad ottobre 2006, negli euforici giorni seguiti alla pubblicizzazione dell'iniziativa, in mezzo alle profferte di collaborazione, ai plausi, alle smancerie, ai baci in bocca metaforici e non, alle pacche sulle spalle, qualcuno si ostina a fare il realista a tutti i costi, ed invia al quartier generale di questi yankee di complemento una mail come poche devono arrivarne in quella sede, una mail obiettiva e realistica:
” L'unico luogo degno di recare il nome della fallaci sono i "cessi pubblici". Ci conforta l'idea che, fra meno di cinque anni, NESSUNO si ricordera' di lei e dei suoi trucidi proclami. Cosi' come scompariranno dalla memoria collettiva altri figuri come magdi allam o zeffirelli.”
Vediamo un po'. Di anni, al momento in cui scriviamo, ne è trascorso poco più di uno. Zeffirelli non sappiamo cosa stia combinando. Dopo gli avvenimenti dell'estate 2006, con annesse ed imbarazzanti scoperte che hanno rivelato che cosa si intenda in questo "paese" per "libera stampa", Allam si è acquattato nelle pagine interne del Corriere della Sera. Oriana Fallaci è sempre più morta, e nonostante la buona volontà di qualche mostra milanese, il trend si sta confermando ampiamente negativo. Anche il Comune di Firenze ha lasciato cadere la discutibilissima proposta di intitolarle strade o parchi.
Questi elementi, e sicuramente anche altri che al momento ci sfuggono, ci fanno pensare di essere al cospetto di una profezia in pieno corso di realizzazione.
Ad ottobre 2006, negli euforici giorni seguiti alla pubblicizzazione dell'iniziativa, in mezzo alle profferte di collaborazione, ai plausi, alle smancerie, ai baci in bocca metaforici e non, alle pacche sulle spalle, qualcuno si ostina a fare il realista a tutti i costi, ed invia al quartier generale di questi yankee di complemento una mail come poche devono arrivarne in quella sede, una mail obiettiva e realistica:
” L'unico luogo degno di recare il nome della fallaci sono i "cessi pubblici". Ci conforta l'idea che, fra meno di cinque anni, NESSUNO si ricordera' di lei e dei suoi trucidi proclami. Cosi' come scompariranno dalla memoria collettiva altri figuri come magdi allam o zeffirelli.”
Vediamo un po'. Di anni, al momento in cui scriviamo, ne è trascorso poco più di uno. Zeffirelli non sappiamo cosa stia combinando. Dopo gli avvenimenti dell'estate 2006, con annesse ed imbarazzanti scoperte che hanno rivelato che cosa si intenda in questo "paese" per "libera stampa", Allam si è acquattato nelle pagine interne del Corriere della Sera. Oriana Fallaci è sempre più morta, e nonostante la buona volontà di qualche mostra milanese, il trend si sta confermando ampiamente negativo. Anche il Comune di Firenze ha lasciato cadere la discutibilissima proposta di intitolarle strade o parchi.
Questi elementi, e sicuramente anche altri che al momento ci sfuggono, ci fanno pensare di essere al cospetto di una profezia in pieno corso di realizzazione.