Secondo noi era meglio se resistevano; con l'articolo che segue rispondiamo a nostra volta alla risposta "occidentalista" ad uno scritto di Dacia Valent pubblicato su orabasta.iobloggo.com in occasione dei funerali di Hina Saleem, ragazza pakistana uccisa dagli uomini della sua famiglia per motivi che attengono molto più alla disperazione e a quell'isolamento in cui ci si può trovare anche quando si è in mezzo alla folla (quella, per esempio, "occidentalisticamente ineccepibile" di un supermercato del sabato pomeriggio) che non all'appartenenza etnica o religiosa. Va da sé che, ovviamente, gli "occidentalisti" hanno compiuto attribuzioni causali di questo tipo, cui hanno dato la massima visibilità possibile.
Andiamo a cominciare. Il MAIUSCOLO, ovviamente URLATO, è "occidentalista". Il testo in corpo normale è della Valent, il verde è nostro.
OGNI VOLTA CHE LEGGIAMO QUALCOSA DELLA SIGNORA VALENT ABBIAMO DEI SINTOMI DI CARATTERE FISIOLOGICO CHE QUI NON SAREBBE CARINO DETTAGLIARE. QUESTA VOLTA PERO’ ABBIAMO VOLUTO ESAGERARE: NON SOLO ABBIAMO LETTO QUESTO SUO “CONFUSO” ARTICOLO, MA NON ABBIAMO RESISITO ALLA TENTAZIONE DI RISPONDERE. IL MAIUSCOLO E’ IL NOSTRO.
A noi invece piace leggere www.verbavalent.com, e ci piace ancora di più da quando Dacia e la sua Islamic Antidefamation League, insieme ad altri spiriti magni come il tenor anarchico Joe Fallisi, sono saliti all'onore delle cronache per aver trattato esattamente come si meritava un certo Roberto Severini e il resto della compagnia poenta e osei che l'11 settembre 2007 si azzardò a manifestare a Milano, contro quella "islamizzazione dell'Europa" che noi, al contrario, accoglieremmo quasi volentieri..
Io ti ho fatto e io ti distruggo
di Dacia Valent
Vediamo di capirci: davvero pensate che ci si beva la storiella secondo la quale il corteo di piagnucolosa - ed indignata - condanna del gesto crudele e disumano di Mohammed Saleem provi un minimo di pietà per Hina Saleem? Se Hina fosse stata una giovane musulmana tradizionalista, ed avesse deciso di vivere con un bravo ragazzo musulmano tradizionalista, crescendo bravi bambini musulmani tradizionalisti, e fosse stata uccisa da un rapinatore perché ribellatasi invece di giacere supina come gli altri rapinati o magari da un poliziotto perché non si era fermata ad un posto di blocco, nessuno delle prefiche odierne troverebbe fossanche una parola di cordoglio.
SE NON SI FOSSE FERMATA AD UN POSTO DI BLOCCO AVREBBE COMMESSO UN REATO INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE FOSSE O NO UNA MUSULMANA; SE FOSSE STATA UCCISA DA UN RAPINATORE SAREMMO QUA A SOTTOLINEARE IL SUO GESTO EROICO VISTO CHE NOI, A DIFFERENZA DI MOLTI ISLAMICI, NON SIAMO ABITUATI A DIFFERENZIARE PER CREDO RELIGIOSO.
I media, nel 2000 dettero amplissima eco alla vicenda di Mario Castellano, che fu ucciso per molto meno: non si era fermato ad un alt perché non aveva casco, non aveva patente, non aveva assicurazione. Al funerale c'erano migliaia di persone. Come considereranno gli "occidentalisti" questo dolore e questa morte? Quando si tratta degli altri hanno sempre il codice penale sulla punta delle dita e non saremmo sorpresi dal saperli vicini al gendarme che sparò anziché alla sua vittima. D'altronde, proprio uno dei più impresentabili tra i media "occidentalisti" raccolse una cifra spropositata tra i propri lettori e la destinò al carabiniere che il 20 luglio 2001 uccise Carlo Giuliani durante gli scontri di piazza a Genova.
La seconda affermazione, che vorrebbe gli "occidentalisti" non differenziare per credo religioso, è smentita ogni giorno da migliaia di fonti mediatiche.
Questa vittima, invece, è “un cadavere spendibile”: per lei nessuno passerà le immagini della fossa nella quale l’hanno sepolta, o le macchie di sangue della sua camera da letto, alla lente di ingrandimento, no, lei è il simbolo, la prova defunta, che la maggioranza delle musulmane vorrebbero abbracciare i valori occidentali, diventare veline, farsi qualche pera ogni tanto, ed in quanto apostate rischiano di essere uccise da un barbuto. Nessuno di questi lacrimanti moralizzatori si è posto il problema di capire che, oltre alla religione, ci sono mille altre, piccole ed impercettibili, correzioni di rotta che hanno portato Mohammed Saleem a trasformarsi da padre magari burbero ma pur sempre amorevole come di solito sono i padri, nell’assassino di sua figlia.
BURBERO MA AMOREVOLE? PASSI PER IL BURBERO, MA AMOREVOLE PROPRIO NO, CE LO RISPARMI, SEMBRA DI STARE NEL LIBRO CUORE A SENTIR LEI. LO SA VERO CHE HINA L’AVEVA DENUNCIATO PIU’ VOLTE AI CARABINIERI SALVO POI ESSERE COSTRETTA A RITIRARE LE DENUNCE?
Nulla di strano che gli "occidentalisti" siano informati nel dettaglio circa denunce e carabinieri. Ci sguazzano a meraviglia, tra le une e gli altri. Notiamo anche che il nostro sito-bersaglio, quanto a Libro Cuore, non è certamente messo peggio. Quanto all'analisi dei valori "occidentali" abbozzati dalla Valent, non si può che essere d'accordo.
La vita di una ragazza che - generalmente - sarebbe stata la disperazione della sua famiglia è stata annichilita dalla mano di suo padre, certo, ma anche dall’ignoranza e dal gap esistente tra i genitori ed i parenti arrivati da poco (cresciuti altrove, con altre tradizioni e metodi educativi), e il suo essere cresciuta in questo paese. Qui Hina - e tutte le altre piccole e grandi Hine - aveva acquisito una percezione diversa della vita e di ciò che da essa si aspettava, affrontandola in maniera forse più liberale, forse più spudorata. Ebbene, la sua povera vita spezzata è diventata un altro terreno dove coltivare la pianta dell’odio per i musulmani.
IL SUO CINISMO NON HA LIMITI! UN CADAVERE SPENDIBILE PER COSA? PER ALIMENTARE LA PIANTA DELL’ODIO PER I MUSULMANI? NON CI PARE SIA ANCORA CRESCIUTA NESSUNA PIANTA DELL’ODIO CONTRO I MUSULMANI, ANCHE SE LORO IN EFFETTI STANNO FACENDO DI TUTTO PER FARLA NASCERE. IN COMPENSO LA PIANTA DELL’ODIO PER L’OCCIDENTE E PER GLI OCCIDENTALI, SIANO ESSI CRISTIANI, EBREI, ATEI, STA RAGGIUNGENDO LE DIMENSIONI DI UNA SEQUOIA. NON SAPPIAMO SE LA MAGGIORANZA DELLE RAGAZZE VOGLIA ABBRACCIARE LA CULTURA E LO STILE DI VITA OCCIDENTALE, CERTO VORREMMO FOSSERO LIBERE DI SCEGLIERE SENZA DOVER PER QUESTO RISCHIARE LO SGOZZAMENTO. NON LE PARE CORRETTO? LA FORZA DELLE MIE RAGIONI CONTRO LA FORZA DELLE TUE RAGIONI. IL PADRE DI HINA ERA IN ITALIA DA 10 ANNI E AVEVA PURE CHIESTO LA CITTADINANZA. NON SI PUO’ CERTO DIRE CHE FOSSE UNO SPROVVEDUTO RISPETTO A COME SI VIVE QUI. CHE CITTADINO ITALIANO SAREBBE DIVENTATO UNO CHE SGOZZA LA FIGLIA PER MOTIVI DI QUESTO GENERE? SE ODIAVA IL NOSTRO MODO DI VIVERE PERCHE’ NON SE N’E’ TORNATO A VIVERE IN PAKISTAN?
L'indignazione "occidentalista", falsa anche in questo caso come una banconota da sedici euro, riempie un paragrafo che è esemplare per malafede, incultura e luoghi comuni, nonché per una conoscenza del mondo e dei fatti della vita molto al di sotto dello zero.
Nessuno, però, che si fermi a analizzare la contiguità tra cose che accadono anche in una miriade di famiglie italianissime e cristianissime: incapacità di dialogo, una figlia sempre più distante, un padre che non capisce perché le cose siano cambiate così,
SI CHIAMA “ADOLESCENZA” SIGNORA, L’AVRA’ VISSUTA ANCHE LEI, NO? CERTO NELL’ISLAM FORSE L’ADOLESCENZA NON ESISTE!!
Su cosa l'adolescenza sia o non sia sono state scritte intere biblioteche; non consigliamo a nessuno di documentarsi in merito cercando informazione tra gli scritti di un "occidentalista" che due secondi prima affermava di "non differenziare per credo religioso".
un fidanzato (in questo caso italiano, che di regola è l’orgoglio delle famiglie immigrate ed anche una porta per la cittadinanza) che però di sposarla non vuole sentirne parlare,
SE NON RICORDIAMO MALE LEI HA MILITATO IN UN PARTITO CHE DIFENDE A SPADA TRATTA LE FAMIGLIE DI FATTO, VERO? E ALLORA CHE MALE C’E’ A CONVIVERE? NON SARA’ DIVENTATA UNA BIGOTTA?
E se così fosse? Il mondo è pieno di ex pasionarie che giunte all'età sinodale hanno cambiato radicalmente convinzioni e parte politica. Non crediamo tuttavia che sia il caso della Valent perché se così fosse gli "occidentalisti" l'avrebbero corteggiata, elettoralmente parlando, già da un bel po'!
magari ex tossicodipendente con problemi di giustizia, una ex-bambina per la quale si erano immaginati ben altri scenari che torna a casa ogni settimana, con un tatuaggio in più, con un altro piercing, che si teme abbia cominciato a drogarsi. Certo, non è giustificabile. Certo, è orribile. Certo. Ma quell’uomo è un’eccezione, non la regola.
O SI, LI IMMAGINIAMO BENE QUALI POTESSERO ESSERE I “BEN ALTRI SCENARI”. SE TUTTI I GENITORI ITALIANI CHE HANNO FIGLIE CON IL PIERCING O CHE FUMANO O CHE FREQUENTANO COMPAGNIE “AMBIGUE” (AMMESSO CHE HINA LE FREQUENTASSE) LE AMMAZZASSERO STAREMMO FRESCHI. QUELL’UOMO E’ L’ECCEZIONE? VOGLIAMO AUGURARCELO, MA LA QUESTIONE E’: SE LE RAGAZZE MUSULMANE DECIDESSERO DI VIVERE ALL’OCCIDENTALE COSA DIREBBERO LE LORO FAMIGLIE? PREGO, E’ UNA TUA SCELTA DI VITA? QUANTE ALTRE HINA CI SONO IN GIRO CHE TEMONO DI FARE LA SUA STESSA FINE?
Come no: Mohammed Saleem è la regola, non l'eccezione. Ogni giorno ci sono almeno settantasei omicidi di ragazze pakistane amanti dei jeans troppo attillati e con la vita bassa, centosedici strangolamenti di ragazze bengalesi col piercing e cinquantatré impiccagioni di giovani marocchine tatuate. La stessa espressione "vivere all'occidentale" è priva di qualunque senso. Anzi, una scena cui abbiamo assistito tempo fa nell'atrio di un supermarket ci fa pensare che l'"occidentalizzazione" delle donne mediorientali sia molto ben accolta dai loro consorti perché li esime da una quantità di compiti allucinanti, tipo quello della spesa in quelle scatole di Skinner che hanno riempito le periferie: un uomo non più giovane, visibilmente mediorientale, stava seduto chiacchierando compostamente con altri su una panchina fuori dal supermercato, mentre la sua signora si tuffava entusiasta tra gli scaffali a caccia di chissà cosa. Si "occidentalizzino" pure, le donne; agli uomini piace di più starsene tranquilli, su una panchina che di "occidentale" ha poco o nulla!
Io penso anche a Jennifer Zacconi, prima venduta dalla sua famiglia ad un uomo molto più vecchio di lei, in cambio della remissione di un debito e quindi sepolta viva con la sua creatura in grembo, per difendere l’onore del suo amante. Io penso anche a Bruna Morabito, giovane avvocato sopravvissuta per miracolo a 4 colpi sparatigli alla testa da suo fratello, perché colpevole di aver avuto un figlio senza essere sposata, e così aver macchiato l’onore della sua famiglia. Io penso anche a Samuele Lorenzi, un bimbo ucciso da sua madre perché questa donna temeva che fosse ritardato, e che con la sua stessa vita macchiava l’onore della famiglia.
E CHI L’HA DETTO CHE LA SIGNORA LORENZI E’ COLPEVOLE? LEI? E POI COSA C’ENTRA CON IL CASO DI HINA? TUTTE LE PERSONE CHE LEI HA CITATO HANNO COMMESSO DELLE ATROCITA’ A “TITOLO PERSONALE”, PERCHE’ SONO MALATE MENTALMENTE E NON TROVERA’ NESSUNO DELLA COMUNITA’ ITALIANA CHE LE GIUSTIFICA. AL CONTRARIO, NELLA COMUNITA’ PAKISTANA MOLTISSMI HANNO GIUSTIFICATO L’ASSASSINO IN NOME DI UNA CULTUrA E, SOPRATTUTO, DI UNA RELIGIONE. E QUI, CARA SIGNORA, STA LA DIFFERENZA SOSTANZIALE.
Aiuto, aiuto! Dacia ha osato toccargli la "signora Lorenzi", per la cui innocenza si son prodigati tanti specchiati e disinteressati professionisti... Più che di qualunque tribunale, su quella vicenda ci fidiamo assai più dell'eloquentissimo linguaggio non verbale di Vittorino Andreoli, intervistato poche ore dopo i fatti da un canale televisivo. Quanto a "giustificazioni", ogni giorno sentiamo e vediamo sudditi dello stato che occupa la penisola italiana giustificare l'ingiustificabile, a cominciare dalle guerre d'aggressione per finire al rogo degli zingari; che problema ci sarà mai a giustificare qualche piccolo omicidio in famiglia! Su chi siano questi "moltissimi nella comunità pakistana" vorremmo saperlo con più precisione; siamo proprio curiosi.
Mohammed Saleem, facendo un grosso sforzo, una giustificazione potrebbe averla, magari perché non ha goduto della ricchezza dell’istruzione in questo paese, forse perché è cresciuto in un paese dove i rapporti tra padri e figli si basano su una ferrea prassi di potere che qui non c’è, certamente perché la religione diventa un rifugio di fronte al rifiuto della società ospite di integrare questi nuovi futuri cittadini, quando accetta si il loro duro lavoro ma nega loro identità ed accoglienza.
PURTROPPO IL SIGNOR ASSASSINO E’ CRESCIUTO IN UN PAESE DOVE L’ISLAM LA FA DA PADRONE E NON E’ CONSENTITO A NESSUNO SOTTRARSI. NEGA L’IDENTITA’? MA CHE FILM HA VISTO LEI? GLIELA NEGHIAMO TALMENTE TANTO CHE ERAVAMO PRONTI A CONCEDERGLI LA CITTADINANZA ITALIANA. A NOI CRISTIANI LA DAREBBERO LA CITTADINANZA IN PAKISTAN?
Piano con le parole, perché il "paese dove l'Islam la fa da padrone" è blindatissimo alleato degli yankee nella lotta contro il "terrorismo". Echelon vi guarda, non lo sapete? La fede che gli "occidentalisti" nutrono in leggi, ordinanze, leggine, "concessioni" ed altri pezzettini di carta è veramente commovente: che si possa cambiare il mondo modificando una carta geografica con il lapis copiativo è una delle loro convinzioni più radicate e più inestirpabili. Peccato che poi la realtà gli scoppi sul viso praticamente ogni tre per due.
Ma quale è la giustificazione di Lucio Nieri, Giovanni Morabito e Annamaria Franzoni? Loro sono cresciuti nella religione dell’amore, hanno vissuto imbevuti nei valori occidentali fin dal loro primo vagito, hanno avuto Raffaello, Dante, il Rinascimento, il Manzoni, la Capella Sistina e la libertà di stampa e le libere elezioni e di tutto e di più.
CI VERREBBE DA DIRE: CHE CAZZO C’ENTRA MANZONI, IL RINASCIMENTO, DANTE? DOVE STA LA LOGICA DEL DISCORSO? QUI NESSUNO SGOZZA LE FIGLIE IN NOME DEL CRISTIANESIMO, SE N’E’ ACCORTA O NO? NELL’ISLAM INVECE SI’, ACCADE COSTANTEMENTE CHE SI UCCIDA IN NOME DI UN DIO CRUDELE E VENDICATIVO.
Non si capisce cosa ci sia da irritarsi. La Valent ha semplicemente fatto proprio il cavallo di battaglia della "superiorità occidentale" sulla quale tutto si scommette, ed in nome della quale tutto è lecito. "Qui", poi, le figlie vengono solitamente tolte dal mondo per motivi molto più banali come la depressione post partum ed altre mille cause estremamente immanenti e scuscettibili di accurata disamina ad opera di scienze non metafisiche e non teologiche. A differenza degli "occidentalisti", siamo convinti che lo stesso valga, oltre che per il "qui", anche per l'"altrove".
Facciamo a capirci davvero: hands off da Hina, la necrofilia potrà essere uno sport che amate praticare, dalle ammucchiate con gli ebrei di Auschwitz alle raccolte di fotografie necropornografiche da scandagliare al microscopio per accertare che quel preciso bambino libanese non si sia in realtà suicidato per gettare la colpa sulla democrazia ebraica.
DI NUOVO: MA COSA STA DICENDO? DOV’E’ LA LOGICA? CHE C’ENTRANO LE AMMUCCHIATE DEGLI EBREI DI AUSCHWITZ? COSA C’ENTRA HINA CON LA DEMOCRAZIA EBRAICA? (E SI’, L’AMMETTE ANCHE LEI, LAGGIU’, IN QUEL POSTACCIO CHIAMATO MEDIORIENTE, ISRAELE E’ L’UNICA DEMOCRAZIA)
La sforbiciatura "occidentalista" rende incomprensibile il paragrafo, che per avere un senso va considerato assieme alle due righe qui sotto. Dacia Valent mostra una conoscenza di certi "occidentalisti" assai approfondita e meditata: nessuno tra loro ha mai proposto una soluzione ad un problema che fosse diversa dalla eliminazione fisica delle cause. Al più, possono arrivare a "negare un finanziamento": nel caso dei campi nomadi, come tutti sanno, la sospensione dell'aiuto finanziario da parte degli enti pubblici provoca istantaneamente la fine del problema tramite la dissoluzione nell'aria delle persone ivi ospitate. Nel caso non bastasse, si auspica il ricorso ad altri sistemi senza che nessuno si indigni neanche più.
Sulla "democrazia" di un paese come Israele lasciamo la parola a Michel Warschawski.
A voi piace farvi scudo dei morti per giustificare altra morte, altri sacrifici al vostro Moloch. A me, francamente, fate schifo.
Dacia Valent
NON SI DIA PENA, LA COSA E’ RECIPROCA!
Naturalmente, sul blog della Valent, si trovano anche altri interventi e comunicati stampa a proposito di questo fatto, anteriori a quello preso di mira, e che si è omesso con gran cura di citare per non togliere vigore alle "argomentazioni" contrarie.
Li riprendiamo e riportiamo noi, a titolo di integrazione.
ADNK (CRO) - 14/08/2006 - 15.27.00
BRESCIA: DACIA VALENT, HINA SALEEM MARTIRE DELL'ISLAM
ZCZC ADN0489 7 CRO 0 RTX CRO RLO BRESCIA: DACIA VALENT, HINA SALEEM MARTIRE DELL'ISLAM = ''VITTIMA DI UN MODO DI VIVERE LA RELIGIONE CHE E' DIABOLICO'' Brescia, 14 ago. - (Adnkronos) - “Ciò che questo macellaio ha compiuto è un abominio religioso, oltre ad essere un reato gravissimo. La grande professionalità dei carabinieri, guidati dal colonnello Valentini, la sua umanità ha prevalso su uomini-bestia che delle donne hanno una considerazione barbarica, indegna della civiltà umana. Come donne e come musulmana non posso che rabbrividire e piangere per la vita di una giovane donna, spezzata dall'ignoranza e dalla bestialità di un uomo che avrebbe dovuto difenderla e proteggerla”. Lo ha dichiarato Dacia Valent, portavoce nazionale della Islamic Anti-Defamation League, la Lega Anti-Diffamazione Islamica, che fornisce gratuitamente difensori legali agli appartenenti alle minoranze etniche e religiose. “Esiste il diritto, per gli imputati, di avere la migliore difesa possibile - ha sottolineato Valent - di fronte a questo omicidio osceno, se mai dovessimo essere contattati, ci dovremo porre il problema tutto politico, e anche religioso, di cosa fare. Inizialmente la risposta è «no», ma se neghiamo la difesa a un malvagio cosa garantirà i buoni il nostro sostegno. Allah non voglia che veniamo interpellati, è l'unica cosa che riesco a sperare. Quella giovane donna è una martire musulmana, vittima dell'ignoranza, vittima dell'emarginazione, vittima di un modo di vivere la religione che è diabolico”. (segue) (Mzz/Pe/Adnkronos) 14-AGO-06 15:28 NNNN
ADNK (CRO) - 14/08/2006 - 15.37.00
BRESCIA: DACIA VALENT, HINA SALEEM MARTIRE DELL'ISLAM (2)
ZCZC ADN0514 6 CRO 0 RTX CRO RLO BRESCIA: DACIA VALENT, HINA SALEEM MARTIRE DELL'ISLAM (2) = ''COMUNITÀ MUSULMANA ITALIANA SI PREPARI A GRANDE DIBATTITO INTERNO'' (Adnkronos) - “È necessario che la comunità musulmana italiana si prepari ad un grande dibattito interno - ha osservato portavoce nazionale della Islamic Anti-Defamation League - perchè è intollerabile che si voglia importare in Italia un Islam che cozza con le tradizioni culturali e politiche di questo paese, quelle che ci hanno costruito come soggetti politici attivi di questa società. È nostro compito, quello dei dirigenti musulmani nazionali, quello di trovare una via italiana all'Islam, così come il Profeta ha insegnato a tutti noi”. “Non siamo né in Pakistan né in Arabia Saudita - ha concluso Dacia Valent - noi donne e uomini musulmani italiani, siamo figli di un percorso politico, culturale, economico, sociale e storico che nulla ha a che vedere con questa barbarie. Da musulmana italiana, rivendico il dovere, e sottolineo «dovere», di imporre di nuovo l'umanità della nostra religione, perché non viviamo nè nella povertà economica del Pakistan o della Somalia né nella limitatezza culturale di società che escludono le donne dall'istruzione e dalla partecipazione politica”. (Mzz/Pe/Adnkronos) 14-AGO-06 15:38 NNNN